Madonna del Soccorso

A croce greca con presbiterio rialzato di due gradini. Vi sono due altari alle estremit del transetto. Due porte ai lati dell’altare costituiscono accesso esterno e accesso ad una sacrestia. La chiesa isolata ed edificata senza alcuna pertinenza. Venne costruita in luogo di una cappellina poi adibita a fienile. Il sagrato sopraelevato e circonda due lati della chiesa. La viabilit antica era naturalmente quella che confluiva verso la facciata principale ed oggi desueta e sovrastata dal sagrato. Sul lato sinistro una lapide ricorda il 1971 come anno di restauri della Soprintendenza. Sullo stesso lato al centro del transetto, si segnala la sagoma di una porta, probabile primordiale o alternativo ingresso.Piccola camera con una grata dalla quale, secondo la leggenda, la Madonna si affacci e chiam la giovinetta Cecilia. Un ex voto che oggi si trova all’interno del santuario, a sinistra dell’immagine miracolosa, riferendosi ad un miracolo avvenuto il 6 luglio 1719, mostra l’antica sistemazione. L’immagine all’esterno, al di sotto c’ un altare e nel lato destro una lampada appesa. Ora l’interno a croce greca e cupola centrale con tre altari e bella facciata in cotto, mentre le altre mura sono in pietra. Ai lati del presbiterio sono la sacrestia e il campanile. Nell’angolo a sinistra della facciata sorgeva la casetta del campanaro, demolita nel 1946. Inoltre esiste, fin dalle origini del santuario, un edificio sito di fronte alla chiesa, detto casa del Santuario ove si ipotizza che oltre al ruolo di abitazione del custode e del rettore, servisse ad ospitare i pellegrini.Descrizione: Affresco molto sbiadito raffigurante la Mater Misericordiae con il manto aperto sopra i fedeli; ai lati del volto due angeli che fuoriescono dalle nubi in atto di adorazione. (sec. XVI) Entrata in uso: nell’anno 1719 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Presso l’immagine. Note sulla raccolta: Nell’inventario redatto da Don Panicucci e conservato all’archivio diocesano di Perugia, risalente al 20-12-1815, c’è l’elenco di tutti i voti presso l’immagine. Anche Don Francesco Gambacorta, primo rettore del Santuario, ne redasse uno il 31-07-1728. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Altro Conservazione attuale: Oggi alcune catenine ed anelli, a mo’ di corona, sono posti sul capo della Vergine, altri di poco valore sono conservati presso il santuario; molti però sono andati perduti. Molti devoti lasciavano offerte con le quali furono realizzate molte opere per il santuario, compresi gli arredi interni e la casa del Rettore. Molti fedeli donavano anche terreni e proventi. Il vescovo fece apporre all’interno due cassette per l’elemosina che ogni settimana faceva aprire da persone di fiducia. In dieci anni dall’inizio della devozione furono raccolti denari sufficienti alla costruzione della chiesa e del campanile. Le offerte furono impiegate anche per opere perugine come l’ampliamento della libreria pubblica e per lavori nel Duomo.
All’ Archivio Diocesano di Perugia è conservato lo scritto del Panicucci in cui si parla del primo miracolo. Un libro dei miracoli fu redatto da don Francesco Gambacorta, primo rettore del Santuario del Soccorso.
1719&nbsp;&nbsp;(costruzione intero bene)<br><br>Nel 1719, dopo l’evento miracoloso della sacra immagine della Madonna che aveva parlato ad una pastorella di nome Cecilia, inizi la costruzione della chiesa.Secondo le memorie di Don Panicucci alla fine del ’700 il santuario perse molti pellegrini ed anche nella seconda met dell’’800 quando, morto il rettore, a causa della mancata nomina di altri non vi era pi nel 1896 alcuna officiatura; si chiede cos aiuto al vescovo di Perugia. Relativa al primo miracolo occorso a Cecilia che passando qui con il suo gregge fu chiamata dalla Vergine. Essa come la Madonna le ordin, si rec alla Villa dal parroco Don Sante Billi e gli disse di ripulire intorno all’immagine perch cos la Madonna voleva. Don Sante non le prest attenzione ma quando durante la S. Messa non pot alzare l’ostia consacrata credette. Ci avvenne il 10 marzo 1719; da qui inizi la costruzione del santuario. Questo santuario detto anche della Madonna delle noci perch la festa viene celebrata in settembre, momento della loro raccolta e perch nelle vicinanze c’erano, e tuttora ci sono, queste piante. Durante la festa nessun visitatore si dimentica di comperare le noci della Madonna del Soccorso. Tra gli abitanti del Soccorso esisteva il detto che la Madonna del Soccorso compie un miracolo al giorno. Nel 1731 Don Sante Billi mor e fu sepolto nel santuario. Cecilia mor nel 1723 e fu collocata sotto l’altare oggi dedicato a S. Giuseppe. 27-07-1780 Breve di Pio IV: privilegi nei giorni di luned, mercoled, venerd e sabato. Venuto a conoscenza del miracolo della giovinetta Cecilia il Vescovo Ansidei si rec sul luogo santo, ordin che vi fosse celebrata la S. Messa ed impose di restaurare la cappelluccia. Il Vescovo Ansidei dopo il primo miracolo nomin subito un rettore o custode ed ordin che quivi risiedesse e celebrasse. Ancora nel 1896, morto l’ultimo cappellano, gli abitanti del Soccorso si rivolgono al Vescovo per la nomina di un rettore. Il rettore non dipendeva quindi dal parroco di Villa ma direttamente dal Vescovo. L’immagine stava all’interno di un fienile-ripostiglio di propriet della famiglia. Fu poi istituita una Pia Unione. L’amministratore dei beni divenne il rettore del santuario prima per conto della curia che riscuoteva le elemosine, poi per conto della parrocchia di S. Valentino d’Antria. Attualmente il Santuario appartiene alla parrocchia di S. Valentino, mentre la casa del Santuario appartiene alla Curia Arcivescovile.

Piazza del Santuario, 06063 Soccorso PG, Italy
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