Raccolta di ex voto: No
Una delle prime attestazioni della devozione alla Madonna della Fonte risale al 1134, allorché Roberto di Bassavilla, conte di Conversano, fece imprimere l’effigie mariana sul suo sigillo. La leggenda scritta ricorda il primo vescovo di Conversano, Simplicio, che nel 487 (in alcune fonti nel 489) si recò missionario in Africa ove convertì il vandalo Bremo e la sua famiglia; ritornato a Conversano fondò una chiesetta intitolata a San Silvestro e quattro cappelle in onore della Vergine, poste nei quattro punti cardinali nel territorio conversanese (una presso il castello, un’altra presso la fonte in Palude, l’altra presso S. MArco ed un’altra in contrada Padula). Nella tradizione scritta, pertanto, non esiste una fonte antica relativa all’arrivo dell’icona a Conversano. Nella tradizione orale, le due versioni si fondono. Nella tradizione orale Simplicio trafugò di notte e di soppiatto una icona della Vergine per sottrarla al rogo delle immagini. Scoperto venne salvato da Breno che, fattolo imbarcare, gli donò tre sacchetti d’oro: uno sarebbe servito per il viaggio, un altro per edificare una cappella intitolata a S. Silvestro ed un altro ancora per i poveri. Un vento forte costrinse Simplicio a sbarcare sulla spiaggia di Cozze, donde poi un corteo di fedeli accompagnò l’icona il primo sabato di maggio del 487 a Conversano, ove venne posta nella cripta della cattedrale. Una lapide murata in facciata documenta un restauro, realizzato per iniziativa del vescovo Pietro D’Itri (1359-74), la cui entità è ancora da valutare e che probabilmente coinvolse le navate laterali e portò al completamento della decorazione (affresco nell’abside sinistra). Nel 1877-78 si avviarono i lavori di eliminazione delle sovrastrutture settecentesche, sotto la direzione dell’architetto conversanese Sante Simone. Nel 1911 la chiesa andò quasi totalmente distrutta in un incendio, a seguito del quale fu realizzato un radicale intervento di ripristino della facies romanica.
70014 Conversano BA, Italy