Madonna della Grotta

Nel 1974 la chiesa fu interessata da un consistente restauro: smantellamento di murature di tompagno, messa in luce degli affreschi, del mosaico pavimentale davanti all’altare e di una vasca a sezione circolare. Nel corso della stessa campagna di lavori, furono rimossi due altari ottocenteschi.Descrizione: Il gruppo scultoreo della Pietà è oggetto di culto. Riferibile ad uno scultore locale del XVI secolo. Entrata in uso: tra l’anno 1500 e l’anno 1599 Immagine: Statua Luogo: Grotta
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La prima menzione di Santa Maria ad Gryptam nei documenti del Codice Diplomatico Barese risale al 1071. San Corrado di Baviera probabilmente vi giunse nel 1139 e soggiornò qui fino alla morte, avvenuta nel 1155, richiamato dal culto mariano già esistente. Il santuario mariano accoglie anche il culto di San Corrado di Baviera (1105 circa – 1155), protettore di Molfetta. Il Santo, al ritorno da un pellegrinaggio in Terrasanta, sceglie di fermarsi in Puglia e si stabilisce nella grotta di Santa Maria della Grotta, dove muore. Successivamente i molfettesi traslarono i resti del santo a Molfetta. Probabilmente, la scelta di fermarsi in questo luogo è dovuta alla preesistenza di un culto mariano. L’appartenenza dell’abbazia all’Ordine di San Benedetto è attestata da documenti dell’XI secolo. Nel 1313 l’abbazia fu soppressa e i monaci furono trasferiti nel monastero di S. Maria ad Gryptam di Mazzocca, presso Avellino e i beni furono dati al convento benedettino di S. Lorenzo di Aversa. Tuttavia nella documentazione si trovano continui riferimenti all’abate e all’abbazia di S. Maria della Grotta. Dopo la soppressione dell’abbazia benedettina il culto fu affidato agli arcipreti di Modugno e a volte ai priori di San Nicola di Bari.

70026 Modugno, Metropolitan City of Bari, Italy
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