Madonna di Riccardo

Inizialmente l’affresco doveva essere contenuto in un tabernacolo. La chiesa, a pianta rettangolare, è a navata unica, con tetto a capriate lignee. Il presbiterio è rialzato da tre gradini dal resto della chiesa. L’altare barocco è in stucco e ai lati dell’affresco ovale si trovano una colonna per lato e le statue in stucco di san Francesco e di sant’Antonio, rispettivamente a sinstra e a destra . Le pareti interne della chiesa sono intonacate e spartite verticalmente da due lesene per lato, in alto uno spesso cornicione spartisce orizzontalmente e per tutto il perimetro della chiesa, il sottotetto della restante parte della chiesa . Il pavimento è in mattonie i gradini dell’altare sono in pietra. Sulla facciata della chiesa si aprono il portone di ingresso rifinito in pietra serena , una finestra rettangolare in alto e ai lati due finestre più piccole quadrate. Sul fianco sinistro dell’edificio si apre una porta secondaria di accesso. Il paramento murario è in pietra locale, con qualche mattone sparso.Descrizione: Affreco ovale della Vergine con Bambino. Il Bambino si rova in basso a destra dell’affresco e la Madonna, con una leggera torsione del busto, tiene la mano destra sulla pancia del Figlio. entrambi sono stati decorati con una doppia fila di perle appuntate sulle spalle che scendono sul petto. Due angeli laterali sorreggono la corona della Vergine. L’affresco sembra essere seicentesco ad opera del prete Tizzi. Tuttavia è probabile che il suddetto prete l’abbia ridipinto su un affresco precedente. Entrata in uso: nell’anno 1674 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Sull’affresco. I fedeli erano soliti appendere oggetti di oreficeria e soprattutto collane e monili in corallo o piccoli crocifissi sull’affresco o sulle colonne che affiancano l’immagine. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Per ragioni di sicurezza non forniamo gli estremi per identificare l’attuale conservazione degli ex voto.

Una donna rimasta vedova e con due bambini, non avendo cibo per loro, sceglieva alcune erbe di campo tra gli olivi per cucinarle. Mentre raccoglieva le erbe vide una donna bellissima seduta su un olivo che le disse di non preoccuparsi per il ciboperché lei vi avrebbe provveduto. Le campane della vicina chiesa iniziarono a suonare a festa, la donna tornò a casa e trovò una cesta di pane. Questa scheda è stata compilata da Stefano Meacci. Dal 1736 il vescovo concesse l’obbligo di residenza del rettore della chiesa. Attualmente è officiata dal parroco di San Biagio di Montecchio Vesponi. La famiglia Schiatti nel 1833 acquistò la chiesa. Al suo interno sono seppelliti numerosi membri della famiglia (Luigi Schiatti, la moglie Santa Polidori , il figlio Giovan Battista Schiatti e la moglie Lucrezia Sandrelli). Gli Schiatti fecero restaurare l’affresco miracoloso. Ciò è attestato da una lapide all’interno della chiesa.

52043 Montecchio AR, Italy
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