Madonna Incoronata

L’attuale santuario presenta impianto a croce greca con matroneo. Due rampe di scale permettono l’accesso all’altare maggiore sopralevato al di sotto del quale è la cappella dell’Apparizione. nella cappella del braccio destro è l’altare con la statua lignea e le reliquie di S. Amanzio.Descrizione: L’oggetto di culto è costituito da un manichino vestito della Madonna seduta con il Bambino tra le braccia, datato tra il 1280 e il 1320; sulla struttura lignea sono in parte visibili i segni della dipintura originale che doveva figurare l’abbigliamento della statua. Il Bambino originale, trafugato, è stato rimpiazzato nel 1987 da un altro, realizzato dalla ditta Stufflesser di Ortisei. Epifania: Madonna Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: In una cappelletta dietro l’altare maggiore, eretta dal feudatario di Ariano Irpino. Note sulla raccolta: Gli ex voto più antichi risalgono ai primi decenni dell’Ottocento. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate Conservazione attuale: Attualmente la raccolta è sistemata nel porticato sito di fianco al santuario.

I beni del santuario vennero confiscati nel 1808 in seguito alla legge del 21 febbraio 1806. Fino ai primi decenni del XX secolo l’edificio rimase in condizioni di degrado tali da farne temere la distruzione. Nel 1939 tornò sotto la piena giurisdizione delle autorità ecclesiastiche. D’Onorio De Meo, L’Incoronata. Cittadella di Maria, 1988. Una lapide, originariamente sulla facciata del santuario, oggi ubicata all’esterno sul lato destro, riporta il testo dell’Indulgenza plenaria concessa nel 1592 da papa Gregorio XIII, per i devoti che avessero visitato il santuario nell’ultimo sabato di aprile e nel giorno della Purificazione della beata Vergine Maria. Nel 1978 il santuario divenne Basilica Pontificia. Fra i numerosi cardinali commendatari che si avvicendarono nella gestione del santuario vengono ricordati i nomi di Antonio Carafa, Giulio Rospigliosi, Gaspare dei Cavalieri, Giovanni Battista Salerni, Marcantonio Colonna, Cardinale Pallotta. A seguito di dispute sorte tra il monastero dell’Incoronata e il vescovo di Ascoli Satriano, il santuario fu donato nel 1232 all’ordine Cistercense da papa Gregorio IX. Con la Bolla del 6 Luglio 1156 Papa Adriano IV pone sotto la protezione della Santa Sede la diocesi di troia e sottomette al vescovo di Troia alcuni monasteri tra cui quello dell’Incoronata. Il primato del vescovo di Troia viene ribadito dalle successive Bolle di papa Alessandro III del 1180, di Celestino III del 1194, di Innocenzo III del 1213, di Clemente IV del 1266. Nel 1140 fu fondato un monastero nel santuario da San Guglielmo da Vercelli, fondatore dell’ordine dei Vergiliani.

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