Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto erano conservati nella sagrestia della cappella eretta nel 1750. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Fotografie Conservazione attuale: Tuttora la raccolta si trova nella sala degli ex-voto, presso il nuovo edificio ecclesiastico, consacrato nel 1977.
Seccia, Descrizione della città di Barletta, 1842. Ciccarelli, Panegirico della Madonna, 1881. Secondo la tradizione l’icona sarebbe giunta a Barletta al seguito di monaci basiliani. Successivamente dimenticata, sarebbe stata ritrovata miracolosamente in un sotterraneo durante la peste del 1656. Il 20 marzo 1731 una violenta scossa di terremoto colpi’ la Puglia. Lo sciame sismico si protrasse per circa un anno, risparmiamdo pero’ Barletta. La circostanza fu attribuita alla protezione della Vergine: il 31 maggio 1732 la Beata Vergine dello Sterpeto fu acclamata prima e principale protettrice di Barletta. Prima attestazione documentaria di giurisdizione: 1236. E’ attestata l’esistenza della chiesa dal tempo di Celestino III (1191-1198). I benedettini non occuparono il luogo, consentendo l’insediamento di altre comunita’ monastiche. Una lapide del 1249 (giurisdizione: benedettini) attesta la presenza di monaci di clausura. Non e’ documentata cura d’anime nel periodo dell’insediamento cistercense. Le vicende successive, fino al 1670, sono insufficientemente chiarite.
b,, Via Trani, 236, 76121 Barletta BT, Italy