Memoria Apostolorum in catacumbas
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
Si preferisce, data la complessità del problema relativo al santuario in esame e alle sue fasi, non dare ulteriori indicazioni cronologiche, che sarebbero, inevitabilmente, non adeguate a rendere la realtà storica correlata al culto di Pietro e Paolo nel complesso della via Appia. L’unico termine cronologico aderente ad un preciso fatto storico connesso con la vita istituzionale del santuario è solo quello del 258, anno che nella Depositio Martyrum e nel Martirologio Geronimiano viene associato alla festività dei due martiri nell’Appia; parte della critica moderna ritiene che tale data si riferisca all’introduzione del culto di Pietro e Paolo nel complesso ad catacumbas. Non è possibile precisare i termini dell’abbandono del santuario: è da notare, infatti, che diversi furono i luoghi, nello stesso complesso ad catacumbas, nei quali si riconosceva la memoria di Pietro e Paolo nei diversi momenti storici: ora nella triclia, le cui strutture vennero distrutte con l’edificazione della basilica, nella prima metà del IV secolo, ora nel mausoleo noto con il nome di Platonia -a partire almeno dal XIV secolo-, ora nell’altare posto al centro della basilica, fino agli inizi del XVII secolo. La presenza dei due Apostoli nel complesso ad catacumbas è ribadita nell’iscrizione posta da papa Damaso (366-384) presso il luogo nel quale allora si riconosceva la loro memoria. La lastra non si è conservata nella versione originale, ma il testo è noto dalle trascrizioni altomedievali tramandate dalle sillogi epigrafiche. Una lastra ora conservata nella Platonia, ma posta nel XVI secolo presso l’altare al centro della chiesa, reca incisi, con caratteri del XIII secolo, i primi versi del carme damasiano. Si veda la rubrica in Krautheimer, Corpus Basilicarum Christianarum Romae, IV, contenente i dati sul complesso monumentale, cronologicamente disposti. Un catalogo di indulgense si trova in un documento del 1521, pubblicato dal Grisar. Si rimanda alla scheda relativa a San Sebastiano; è presumibile che tutti i santuari dello stesso complesso cultuale siano stati soggetti alle stesse vicende relativamente alla cura spirituale.
Piazzale dei Santi Pietro e Paolo, 8, 00144 Roma, Italy