Miracolo eucaristico

Lintero complesso costituito da Chiesa, Locali di Ministero Pastorale e casa canonica appartenente allex convento dei frati minori Osservanti o Zoccolanti ed ha la consistenza costituita da un piano terra, primo e secondo. I corpi di fabbrica che si affacciano su Piazza S. Francesco sono di tre altezze diverse e costituiscono un corpo unico. Guardando da sinistra verso destra il primo corpo costituito dal campanile con parete non intonacata, guardando dal basso verso lalto sulla stessa verticale sono posizionate n. 5 piccole aperture che danno luce e aria alla gradinata interna del campanile, sotto la cella campanaria posizionato un grande orologio. Al centro della facciata un grande arco con due archi pi piccoli ai lati, nella fascia superiore n 7 finestre di dimensioni uguali con la parte superiore arcata con vetri colorati e la parte inferiore con balaustra, chiude la facciata un grande timpano triangolare con croce centrale. Sul lato sinistro, quale parte integrante della chiesa, si erge il campanile in armonia con lintera struttura. Il prospetto principale unitamente al campanile presenta un paramento in mattoni. Attraverso un piccolo portico si accede allinterno della chiesa. La Chiesa a pianta rettangolare, costituita da ununica navata a quattro campate delimitate da lesene, archi a tutto sesto e volte a crociera, sullaula e sul presbiterio, sullo sfondo labside a forma semicircolare sormontato dalla calotta sferica. Nella parte contigua alla Chiesa con la stessa struttura si erge gli ambienti ex conventuali. Attualmente, del piano terra, il lato del porticato e le zone sovrastanti costituite da piano primo e secondo, che fiancheggia in lunghezza la chiesa e una zona del lato nord ovest, il tutto che conserva le caratteristiche originarie utilizzato dai religiosi, la restante zona in parte distrutta dagli eventi bellici e poi ricostruita utilizzata dalla ASL.Nel XVIII secolo il santuario sub la trasformazione dallo stile romanico-gotico in barocco.Descrizione: L’ostia-carne, che si pu osservare presso il santuario, ha le dimensioni dell’ostia attualmente in uso nella chiesa latina. Essa leggermente bruna, se osservata in trasparenza assume una colorazione rossa. Il sangue coagulato di colore terreo e tende al giallo ocre. La carne, dal 1713, conservata in un artistico ostensorio d’argento, finemente cesellato, realizzato da artisti di scuola napoletana. Il sangue invece contenuto in un’antica ampolla di cristallo di Rocca. Le ricerche scientifiche finora condotte sul Miracolo Eucaristico attestano che gli oggetti venerati sono sangue e carne di specie umana. Epifania: Si venera la transustanziazione dell’ostia in carne, e del vino in sangue. Reliquia: Sangue, Altra Luogo: Altro
Raccolta di ex voto: No

XVI&nbsp;&nbsp;(costruzione intero bene)<br><br>Il complesso parrocchiale ubicato nel Comune di Ortona (CH) tra la Via Cavour e Piazza San Francesco dAssisi. Le ricerche, storiche, archivistiche e ipocatastali hanno evidenziato che il complesso parrocchiale costituito da Chiesa e Locali di Ministero Pastorale, ci che resta della Chiesa e convento edificato sin dal XVI secolo.Il 12 maggio 1252 il vescovo di Chieti, Landulfo, affidava ai Frati Minori la chiesa di San Legonziano. Secondo la leggenda, le reliquie erano gi presenti nel santuario quando giunsero i Francescani, ma il documento che sanc tale passaggio non ne fa menzione. Una lapide presente nel santuario risalente al 1636 rievoca il miracolo, e documenta la collocazione delle reliquie in un altare laterale. Nel 1807, in seguito alle soppressioni napoleoniche, i frati furono allontanati, il santuario continu ad essere officiato, ma il culto declin. Negli anni settanta di questo secolo in seguito agli studi scientifici condotti sulle reliquie, un numero sempre pi cospicuo di fedeli frequenta il santuario. Secondo la tradizione, nell’VIII secolo a Lanciano, nella chiesa dei monaci Basiliani dedicata a S. Legonziano avvene un miracolo. Durante la celebrazione della messa infatti, un monaco fu tormentato dal dubbio circa la reale presenza di Ges Cristo nel sacramento. Il dubbio fu sciolto dal prodigio: si verific la transustanziazione dell’ostia in carne e del vino in Sangue. Quest’ultimo si raggrum in cinque globuli irregolari e diversi per forma e grandezza. Una epigrafe risalente al 1636 racconta del Miracolo avvenuto presso la chiesa di S. Legonziano e attesta la traslazione della reliquia in un altare laterale. Il miracolo eucaristico fu oggetto di diverse ricognizioni da parte dell’autorit ecclesiastica; la prima del 1574, le altre si susseguirono negli anni 1637, 1770, 1886 e infine nel 1981. Clemente XIV avrebbe concesso un’indulgenza nel XVIII secolo. La tradizione vuole che il santuario sia stato affidato dapprima ai Basiliani, poi, ai benedettini come testimoniato in un documento del 1195, che attesta i possedimenti di San Giovanni in Venere. Nel 1252 la chiesa di San Legonziano era sottoposta all’autorit del vescovo di Chieti e con buona probabilit officiata dal clero secolare. Subito dopo fu assegnata ai Francescani. (Cfr. Marciani C., Monumenti abruzzesi. La chiesa di S. Francesco di Lanciano, pp. 44-46).

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