Note sulla raccolta: Soprattutto di tradizione marinara. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Altro
Da un atto del 17 marzo 1538 si deduce che l’oratorio in quell’anno esisteva già e che ne era cappellano il parroco di Gazzelli, Bartolomeo Amoretto di Oneglia. Una tradizione popolare attribuisce il sorgere del Santuario alla preservazione di Gazzelli dalla peste che aveva colpito il vicino abitato di Sarola. La tradizione popolare indica in un paio di stampelle, conservate come ex voto al Santuario, l’impostura di un tale che, fingendosi zoppo durante la Prima Guerra Mondiale, ottenne la pensione di invalidità e poi, recatosi un giorno al Santuario, ritornò graziato senza le stampelle. Durante la visita pastorale del 23/9/1591, Luca Fieschi imponeva l’adeguamento della mensa dell’altare, comprensiva di pietra consacrata e della predella, alle norme tridentine, ribadita nella visita del 23/9/1607 (Archivio Diocesano di Albenga, Parrocchia di Gazzelli, fald. 270). Dall’inventario del parroco Antonio Guercio (29/8/1593) si ricava che la chiesa era adeguatamente fornita di arredi, paramenti e opere d’arte, tra le quali alcune statue lignee del Presepe, del Sepolcro e una Corona d’argento per la Madonna (Archivio Diocesano di Albenga, Parrocchia di Gazzelli, fald.270).
18027 Gazzelli IM, Italy