San Guglielmo d`Orange

Aula a navata unica.Descrizione: Riposte nel 1628 in una ricca urna barocca in legno dorato, nel 1933 le reliquie del beato Guglielmo furono trasferite in un’urna metallica, collocata sotto la mensa dell’altare maggiore, protetta da una grata in ferro. Entrata in uso: nell’anno 1327 Reliquia: Ossa
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Il santuario sorge sul sito dove nel sec. XIII la comunità di Val San Giacomo fece costruire una chiesa, consacrata nel 1327, in onore del beato Guglielmo, un eremita che aveva trascorso parte della sua esistenza in una grotta incorporata all’oratorio. All’inizio del sec. XVII, lo storico comasco Francesco Ballarini identificò il personaggio con un cavaliere d’Orange, vissuto alla corte di Enrico IV e trasferitosi in Valchiavenna per dedicarsi a vita penitente dopo l’elezione papale del cancelliere imperiale Cadalo; tuttavia tale ipotesi, che pure è stata largamente accolta dalla locale storiografia, non è mai stata suffragata da attestazioni documentarie. Recentemente, invece, è stata proposta l’identificazione del beato Guglielmo con un esponente della famiglia de Orenga di Menaggio, attestata anche a Sondrio all’inizio del Trecento; il personaggio, inoltre, potrebbe essere assimilato al sanctus romitus che nel 1256 – come attestato da un quaderno dei conti del comune di Chiavenna – esortò le autorità comunali a cingere crucem, sostenendo la crociata di Alessandro IV contro Ezzelino da Romano. Nella seconda metà del Trecento la chiesa, esposta alle esondazioni del vicino torrente Liro, fu ricostruita in un luogo meno esposto; tuttavia dopo una ristrutturazione cinquecentesca, essa fu abbattuta nel 1613, per essere sostituita dall’attuale santuario che raggiunse il massimo splendore tra il Sei e Settecento, quando la Riforma cattolica sostenne la diffusione del culto del santo. 1327: consacrazione della chiesa eretta dalla comunità di Val San Giacomo in onore del beato Guglielmo. / 9 maggio 1381: traslazione dei resti del beato Guglielmo sopra l’altare maggiore di una nuova chiesa alla presenza del vescovo di Como Beltramo da Brossano; il vescovo dispose che ogni anno, la seconda domenica di maggio, si facesse memoria dell’evento. / 1541: ricognizione delle reliquie e avvio dei lavori di ristrutturazione. / 1613: demolizione della chiesa e avvio del cantiere dell’attuale santuario. / 11 ottobre 1637: consacrazione del nuovo santuario da parte del vescovo di Como Lazzaro Carafino. La giurisdizione sul santuario spettò al capitolo di San Lorenzo di Chiavenna fino all’erezione in parrocchia della locale chiesa di San Giacomo (1748). In occasione della traslazione delle reliquie nel 1381, il vescovo Bertramo de Brossano dovette concedere che il santuario, insieme alla locale chiesa di San Giacomo, fosse officiato da un beneficiale. Dal 1748 la cura spirituale della chiesa spetta al parroco della chiesa di San Giacomo.

23020 San Giacomo Filippo SO, Italy
  • contatto telefonico: +39 0343 32193
  • ubicazione:Link Google maps