San Luigi Gonzaga

Chiesa a pianta longitudinale, a navata unica e cappelle laterali.Descrizione: Ritratto ad olio del santo effigiato di profilo, secondo l’iconografia diffusa dai Gesuiti, a mezzobusto e vestito dell’abito della compagnia di Gesù, chino sul crocifisso che stringe nella mano destra insieme a un giglio; la mano sinistra è appoggiata contro il petto in segno di contrizione. Un angelo in volo depone sul capo del giovane una corona di fiori, simbolo della sua santità. Entrata in uso: nell’anno 1608 Immagine: Dipinto

I primi miracoli attribuiti all’eposizione dell’effigie del santo nel 1608 (annoverati tra i centotrentadue casi notificati alla Santa Sede dal vicecurato di Sazzo in occasione del processo di beatificazione del Gonzaga) sono raccolti nella breve monografia sul santuario redatta dal rettore nel 1926 (S. Luigi Gonzaga, 1926).
Il progetto di erigere un santuario, dedicato a Luigi Gonzaga, maturò nel 1608 per iniziativa di Nicola Longhi, viceparroco a Sazzo e zelante sostenitore della devozione al beato. Nei propositi del sacerdote, infatti, la nuova chiesa avrebbe dovuto ospitare le folle di pellegrini che si concentravano nel villaggio per ricorrere alle virtù taumaturgiche dell’olio della lampada che ardeva innanzi a un’effigie del Gonzaga, inviata a Sazzo nel 1608 da Scipione Carrara, rettore del collegio dei Gesuiti di Como; nello stesso anno, all’olio miracoloso si aggiunse inoltre una sorgente di acqua con virtù terapeutiche, sgorgata presso la vicina cava dove si fabbricavano i mattoni per il nuovo edificio. Il progetto del Longhi incontrò il favore di Francesco Gonzaga, che donò una reliquia del fratello beato, e di Giovanna – nipote di Luigi -, che offrì un prezioso reliquiario come ringraziamento per essere scampata a un incidente di viaggio; la nuova chiesa, edificata sul luogo dove sorgeva l’oratorio di San Michele di patronato dei Quadrio da Ponte e pressoché ultimata nel 1651, fu consacrata il 30 luglio 1664. 24 agosto 1759 :indulgenza nei giorni di San Luigi e di San Michele (Clemente XIII). / 27 agosto 1759: indulgenza per la chiesa di Sazzo (Clemente XIII). / 21 maggio 1832: indulgenza plenaria concessa per sette anni ai visitatori della chiesa. La cura fu esercitata dal cappellano, eletto dalla comunità e confermato dal preposto di Ponte in Valtellina, avente funzioni di vice parroco.

23026 Sazzo SO, Italy
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