San Marcello

La sepoltura di Marcello si trovava nella basilica subdiale dedicata a papa Silvestro; si tratta di un piccolo edificio rettangolare, absidato, situato in corrispondenza della regione degli Acilii nel cimitero di Priscilla; questa costruzione fu rimaneggiata da papa Silvestro il quale trasformò un preesistente mausoleo rettangolare (a sua volta ottenuto dalla rielaborazione di due camere funerarie di I secolo d. C.) con l’aggiunta di un’abside. Presso questo edificio, ad est, Silvestro costruì anche un secondo mausoleo absidato. La basilichetta era anche in comunicazione, tramite una scala, con la catacomba sottostante e, in particolare, con la regione che ospitava il santuario del martire Crescenzione (su queste strutture, Tolotti, Il cimitero, pp. 305-321).Descrizione: L’oggetto del culto era la tomba di Marcello che si trovava, secondo le indicazioni degli Itinerari e delle Sillogi altomedievali, nella basilica di San Silvestro nel sopratterra di Priscilla. Il sepolcro, tuttavia, non è stato identificato tra le varie sepolture presenti in questo edificio. L’iscrizione damasiana, comunque, era collocata in dextera parte della basilichetta, almeno in epoca altomedievale. Entrata in uso: tra l’anno 366 e l’anno 384 Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: No

La più antica attestazione relativa al culto di Marcello nel cimitero di Priscilla risale ad epoca damasiana; il papa, infatti, dedicò un carme epigrafico a questo personaggio (Ferrua, Epigrammata, p.181), vericundus rector, che secondo alcuni dovrebbe identificarsi con il papa vissuto intorno al 305-309, mentre secondo altri si tratterebbe di un vescovo non romano, sepolto a Priscilla e successivamente assimilato con l’omonimo papa (cfr. Amore, I martiri, pp. 71-75). Questo Marcello è poi annoverato come confessor nel Martirologio Geronimiano, il 16 gennaio, e ricordato dalle fonti itinerarie del VII secolo; queste ultime, inoltre, qualificano Marcello come papa e martire (Valentini-Zucchetti, pp. 44-45, 77, 116). Il santuario dovette essere abbandonato nel corso del IX secolo, epoca in cui furono traslati i corpi di quasi tutti i santi e martiri del suburbio romano all’interno della città. Esistono due redazioni della passio Marcelli, nelle quali il personaggio sepolto a Priscilla è identificato con il papa e fondatore del titolo urbano della via Lata (San Marcello). Secondo queste leggende, Marcello, condannato a servire nel catabulum nel quale era stata trasformata la sua casa, vi morì, ed il suo corpo fu sepolto a Priscilla da una matrona Lucina e anche, secondo la diversa recensione, dal presbitero Giovanni e da altri fedeli (Acta Sanctorum, Ian., II, Parisiis 1863, pp. 374-376; Liber Pont., I, p. 146). Secondo Amore, I martiri, pp. 71-75, l’identificazione del Marcello della via Salaria con l’omonimo papa sarebbe avvenuta proprio in occasione della redazione della passio, intorno agli inizi del VI secolo.

Piazza di S. Marcello, 5, 00187 Roma, Italy
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