San Michele

Nel 1924 il santuario fu ampliato e rifinito su disegno dell’architetto di Acqui Domenico Tea e a opera dell’impresario Eugenio Torchio. L’attuale edificio presenta una semplice facciata sovrastata da un timpano di gusto neoclassico, una navata unica rettangolare e un’abside ottagonale piuttosto prominente. Il gelso della leggenda è stato abbattuto alcuni anni or sono.Descrizione: Statua lignea della Val Gardena Entrata in uso: nell’anno 1990 Epifania: Oggetto Immagine: Statua Descrizione: La statua della Madonna venerata, trafugata nel 1989, era alta 1,20 m, vestita con abito in stoffa celeste e incoronata. Entrata in uso: nell’anno 1845 Epifania: Oggetto Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Su tutte le pareti dell’edificio costruito nel 1845 Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Altro Conservazione attuale: Delle centinaia di ex voto esistenti fino alla prima metà di questo secolo, molti sono stati dispersi, rubati o venduti. Ne rimangono una trentina, ancora conservati nella chiesa.

La cappella antecedente all’attuale edificio, edificato tra il 1845 e il 1846, fu demolita nel 1790, dopo alcuni anni di precedente decadenza e abbandono. 1790: distruzione della cappella originaria. / 1793: costruzione del pilone votivo. / 1845: edificazione dell’attuale edificio. / 1924: restauro e completamento della chiesa. / 1950: costituzione della parrocchia di Pratomorone. Da quando Pratomorone è diventato sede di parrocchia, la giurisdizione è passata al vescovado di Asti. Sia la cappella distrutta nel 1790 sia l’edificio costruito a metà Ottocento dipendevano dalla parrocchia di Tigliole che inviò sempre in loco un apposito rettore. La Madonnina di Vulgo Scapenzo aveva un apposito rettore facente capo alla parrocchia di Tigliole.

14016 Pratomorone AT, Italy
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