San Pietro in Tuba

Edificio con annesso monastero.Descrizione: Non si conosce l’oggetto di devozione. Lo storico bellunese Piloni ricorda che la devozione si rivolgeva ad alcune cave sotterranee che sarebbero state abitate da S. Bernardo di Chiaravalle a cui si attribuiva la fondazione del monastero. Luogo: Grotta
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Il santuario era collegato alla presenza di un monastero cistercense sorto nell’area di un antico castello appartenuto nel 1075 al vescovo di Frisinga. La costruzione andò distrutta nel corso del XVIII secolo. Una leggenda racconta che S. Bernardo dimorò nel monastero per un certo periodo. Ciò bastò a fornire una adeguata motivazione allo sviluppo della devozione dei fedeli. Intorno alla metà del XV secolo Belluno e Feltre caddero sotto il dominio di Carlo IV di Boemia, il quale si orientò a nominare vescovi germanici, come Heinrich von Waldeick (1350-1353) suo conte ad amico. Subito si insediò nel monastero un contingente di Cavalieri Teutonici, ai quali apparteneva lo stesso vescovo. Questi vi rimasero anche sotto il nuovo vescovo Jacob Goebel di Brunn (1365-66). Poi i Cavalieri Teutonici abbandonarono il monastero. Tra questi soo ricordati fra Corrado (il Priore) e. Nel 1414 il decano del Capitolo della Cattedrale di Belluno, rivolgendosi ad alcuni canonici feltrini ricordava che S. Pietro in Tuba godeva del privilegio delle indulgenze nella medesima forma riservata ogni anno alla basilica di S. Maria degli Angeli in Assisi e alla città di Venezia nel giorno dell’Ascensione. Almeno a partire dalla seconda metà del XII secolo, le testimonianze concordano nell’attribuire al vescovo di Belluno la giurisdizione religiosa sul priorato di S. Pietro in Tuba. Nel 1075 il castelo e l’area circostante avevano fatto parte dei possedimenti del vescovo di Frisinga (Baviera), ma non si conosce l’anno di edificazione della chiesa e se il vescovo di Frisinga vi esercitasse la giurisdizione religiosa. Non è noto l’arrivo dei cistercensi a S. Pietro in Tuba, ma non è irragionevole pensare che siano giunti in relazione con la prima espansione dell’ordine al tempo di S. Bernardo. La loro permanenza durò fino al XV-XVI secolo allorchè il priorato fu trasformato in semplice beneficio. Non è escluso che accanto ai cistercensi fosse insediato anche un nucleo di cavalieri dell’Ordine del Tempio ai quali era demandata la difesa. Benché non ci sia alcun specifico riferimento alla presenza di un patronato medievale, non va dimenticato lo speciale legame che ha unito S. Pietro in Tuba al vescovo di Belluno.

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