Raccolta di ex voto: No Ubicazione originaria del Santuario: Una pittura di V secolo nella catacomba di Ponziano raffigura il martire PVMENIVS insieme all’altro martire MILIX (vedi scheda San Milix). Pimenio viene menzionato anche in un graffito nella stessa catacomba. Conservazione attuale: Sul posto.
Il primo termine cronologico indicato si riferisce alla piu` antica attestazione del santuario, quella del Martirologio Geronimiano; il secondo termine e` relativo, invece, alla fine del pontificato di Paolo I, per volere del quale il corpo del martire venne traslato nella chiesa di San Silvestro in Capite, come attesta un’iscrizione ivi conservata. Nella passio Pimenii si dice che una matrona di nome Candida (si tratta della martire poi sepolta nello stesso cimitero: cfr. scheda relativa) avrebbe sepolto il corpo del martire in crypta in cimiterio Pontiani ad ursum pileatum. La localizzazione del culto di Pimenio nell’ambito del cimitero di Ponziano e’ confermata da una pittura che lo ritrae insieme al martire Milix. Il martire viene menzionato anche nel Calendario marmoreo di Napoli; al 18 marzo lo si ricorda nell’iscrizione di San Silvestro in Capite. Diverse date di celebrazione sono riportate nei differenti manoscritti della passio e nel Martirologio Romano. Reliquie di San Pimenio si trovavano, oltre che nella chiesa di San Salvatore in Capite, anche in quella di San Salvatore in Lauro (de Rossi, cit. in bibliografia). La giurisdizione parrocchiale e’ ipotizzabile, se si considera che il complesso cimiteriale all’interno del quale si trovava il santuario dipendeva presumibilmente da uno dei tituli urbani.
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