San Vigilio

Il santuario si presenta ancora nella sua struttura originaria, avendo subito pochi interventi di restauro. E’ caratteizzato da un’unica navata, scandita da tre campate, con tetto a vista. Il presbiterio è di forma quadrata e conserva in una nicchia una statua oleografica del patrono, racchiusa in una settecentesca cornice affrescata.Descrizione: Si tratta di ossa del cranio di san Vigilio; tali reliquie vennero donate al santuario e sottoposte a ricognizione nel 1769 Entrata in uso: nell’anno 1769 Reliquia: Ossa
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto venivano conservati lungo le pareti della chiesa Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: In loco. Numerose tavolette però sono andate irrimediabilmente perdute a causa dell’incuria.

La prima testimonianza ufficiale dell’esistenza del santuario è contenuta in un documento del 1470 in cui tale Olderico Tirri lascia dell’olio d’oliva in dono al santuario stesso. La chiesa appare inoltre nell’Estimo delle Decime di tutto il Clero Bresciano del 1478 come afferente alla plebs de Abiano. Non vi sono leggende di fondazione legate al santuario. Secondo la tradizione esso sarebbe sorto sul luogo di vita del vescovo trentino Vigilio mentre egli sostava nel bresciano per evangelizzare la valle Sabbia nel IV secolo. Nel 1566 il vescovo di Brescia, Bollani, trova il santuario senza rendite, con un chiericato di cui era titolare tale Lodovico Savallo, tenuto a celebrarvi quattro messe (San Vigilio, la domenica successiva, la prima e l’ultima domenica di agosto). Nel 1580 in occasione della visita di san Carlo Borromeo la chiesa è detta ruinosa et derelicta ed è pertanto sottoposta a restauri. Nel 1663 il vicario generale della diocesi di Brescia concede che San Vigilio divenga festa di precetto. Nel 1864 il parroco di Bione scrive che gli uomini conservano una… devozione speciale al santo e …la pia credenza che sia efficace per le guarigioni e le preservazioni da’mali. Tale devozione, che si esplicava nella distribuzione del pane di S. Velgio (il pane taumaturgico del santo), fu talmente persistente che l’ultima distribuzione di pane nel santuario si ebbe ancora nel 1935. Attualmente il santuario, in attesa di restauri, resta chiuso, e apre solo nella prima domenica di luglio per celebrare la festa di San Vigilio. Dal 1734 la parrocchia ingloba il beneficio di San Vigilio, che viene detto laicale. Il parroco è comunque tenuto a celebrarvi o a farvi celebrare le quattro messe disponendo delle rendite del santuario. Il chiericato di San Vigilio compare più volte nell’elenco delle visite pastorali come dipendente dalla pieve di Bione. Il celebrante è tenuto a cantare messa nel giorno di San Vigilio, nella domenica successiva, nella prima e nell’ultima domenica di agosto. L’obbligo delle quattro messe si protrae anche quando il santuario passa sotto il controllo della parrocchia nel 1734. L’arciprete di Bione, titolare della pieve, aveva il diritto di nomina del celebrante per San Vigilio. Il patronato pievano cessa nel 1734.

25070 Bione BS, Italy
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