Sant` Antonio da Padova

Edificio in stile neogotico: la facciata è sopraelevata su un portico antistante con arcate trilobate e racchiusa tra due campanili terminanti a cuspide. L’interno è a croce latina, con tre navate e transetto sul quale si eleva una cupola ottagonale.Descrizione: Si tratta di un frammento della pelle delle mani del Santo, recante un’autentica del 14 aprile 1994 firmata da padre Agostino Gardin, Superiore Provinciale dell’Ordine Francescano di Padova. E’ stata donata al santuario il 16 aprile 1995 dai francescani patavini, giunti a Reggio al seguito della reliquia itinerante di sant’Antonio (cfr. CARUSO, 1996, p.228). E’ custodita entro una teca metallica rotonda ed esposta nella festività del santo entro un reliquiario d’oro. Entrata in uso: nell’anno 1995 Reliquia: Altra Descrizione: Statua lignea raffigurante Sant’Antonio da Padova, tuttora esposta nel presbiterio: nella seconda metà degli anni ’30 fu donata al Santuario da don Carlo Sterpi, primo successore di don Luigi Orione. Sostituì una precedente statua del Santo, collocata intorno al 1924 nella prima cappella erettagli sulla Collina degli Angeli. Entrata in uso: tra l’anno 1934 e l’anno 1937 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: sagrestia Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Fotografie, Altro Conservazione attuale: Temporaneamente conservati in un deposito adiacente al Santuario.

Il 13 giugno 1924 l’Opera Antoniana delle Calabrie inaugurò sulla Collina degli Angeli un piccolo istituto per orfani ed una cappella dedicata a Sant’Antonio da Padova. La prima pietra del nuovo edificio ecclesiastico fu benedetta e posta il 13 settembre 1928; nel luglio 1932 la chiesa di Sant’Antonio fu riconosciuta succursale della parrocchia della Candelora, ma benedetta più tardi, il 10 giugno 1934 ed elevata a Santuario il 15 agosto 1937 (cfr. CARUSO, 1996, pp. 88-89, 102-107 e 129-131). Don Angelo Bartoli, allora direttore dell’Opera Antoniana delle Calabrie, data la definitiva decisione di edificare il Santuario al 15 febbraio 1933, ricorrenza della festività della Lingua di Sant’Antonio, miracolosamente intatta nella corruzione generale del corpo (cfr. CARUSO, 1996, pp. 116-122). L’attuale rettore del Santuario, don Alberto Alfarano ritiene più significativa la straordinarietà del sorteggio suggerito da don Orione a don Bartoli in una lettera dell’ 8 settembre 1927 al fine di stabilire se dedicare il nuovo tempio a Sant’Antonio da Padova o, piuttosto, a San Prospero (cfr. CARUSO, 1996, pp. 114-115). 1928: benedizione e posa della prima pietra, 1932: la chiesa di Sant’Antonio da Padova è riconosciuta succursale della Parrocchia di Santa Maria della Candelora 1933: i lavori, sospesi subito dopo la posa della prima pietra, riprendono . 1934: il nuovo tempio è benedetto ed inaugurato da mons. Felice Cribellati, vescovo di Nicotera e Tropea 1937: mons. Pujia firma il decreto di erezione del Santuario diocesano di Sant’Antonio da Padova 1943: i bombardamenti aerei causano la caduta di alcuni spezzoni incendiari sul Santuarioi 1979: mons. Aurelio Sorrentino, arcivescovo di Reggio, fonda la Parrocchia di Sant’Antonio da Padova 1995: i frati francescani di Padova donano al Santuario una reliquia del Santo con autentica del 14 aprile 1994 1997: solenne consacrazione e benedizione del tempio presieduta dall’arcivescovo di Reggio mons. Vittorio Mondello; nella stessa occasione l’arcivescovo depone nel Santuario le reliquie di Santa Maria Goretti e dei Beati Luigi Orione e Gaetano Catanoso. Nel Santuario è possibile lucrare l’indulgenza plenaria dal 1934 ogni 13 giugno e dal 1997 ogni 8 giugno, rispettivamente ricorrenza della festività del Santo e anniversario della solenne consacrazione del tempio. La chiesa di Sant’Antonio da Padova, edificata sul terreno donato a don Orione nel 1921 dal canonico Salvatore De Lorenzo, parroco della Candelora, nel luglio del 1932 fu riconosciuta succursale di quella Parrocchia, rimanendo tale sino al 1979. Il 15 agosto 1936 l’arcivescovo Carmelo Pujia emanò il Decreto, col quale dichiarava la chiesa di Sant’Antonio Santuario diocesano. I Padri affiancano alle attività previste dalla pastorale parrocchiale assidua assistenza nella formazione religiosa di operatori pastorali e catechisti. Il terreno sito in contrada Schiavone, detto Collina degli Angeli, sul quale sarebbe sorto il Santuario, con testamento olografo del 7 giugno 1918 fu lasciato a don Orione dal canonico De Lorenzo, morto nel 1921 (cfr. CARUSO, 1996, pp. 79-81).

Corso Giuseppe Garibaldi, 75016 Pomarico MT, Italy
  • contatto telefonico:
  • ubicazione:Link Google maps