Santa Maria del Granato

Chiesa a tre navate divise da pilastri con tre absidi.Descrizione: La Madonna regge con la mano destra una melograna e con il braccio sinistro il Bambino. La statua attuale è copia di quella originale, risalente probabilmente al XIII secolo e distrutta da un incendio il 22 gennaio del 1918. Entrata in uso: tra l’anno 1918 e l’anno 1921 Immagine: Statua
Note sulla raccolta: Centa, ossia dei modellini di navi fatti con ceri, adornati di fiori e nastri. Tipologia degli ex voto: Altro

La chiesa della Madonna del Granato fu la seconda cattedrale caputaquense, dopo la distruzione di Paestum ad opera dei Saraceni. La data del trasferimento della diocesi da Paestum a Capaccio è incerta: può essere fissata nei primi decenni del X secolo, anche se i vescovi assunsero con certezza il titolo di caputaquensis nel 1159. Secondo la leggenda la chiesa è sorta sul luogo dove la Madonna apparve alla figlia del signore del luogo, chiedendo che lì fosse innalzata una chiesa in suo onore. La chiesa, seppure ormai quasi del tutto spoglia, è stata dichiarata monumento nazionale. Quando nel 1586 Sisto V trasferì la sede della diocesi a Diano, la cura spirituale fu affidata ad un rettore. I vescovi non hanno risieduto per molto tempo nella cattedrale di Capaccio, situata in un luogo troppo impervio.

Via Capaccio Paestum, 7, 84047 Capaccio SA, Italy
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