Santa Maria del Pianto

Descrizione: Si tratta di un affresco del XV secolo che rappresenta la Vergine seduta su una sedia con spalliera gotica; Gesù bambino in braccio tiene in mano un uccellino. Posta dapprima in una cappella laterale, l’immagine venne posta nel 1612 nel muro sopra l’altare maggiore. Entrata in uso: nell’anno 1546 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex-voto erano conservati nell’abside intorno alla immagine della Madonna. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria

Il nome della chiesa deriva dal racconto del miracolo che fonda il culto: il 10 gennaio 1546, narra la leggenda, due giovani vennero alle mani sotto un arco prospicente alla chiesa. Uno dei due contendenti, mentre l’altro stava per trafiggerlo con una spada, chiese la grazia all’immagine della Madonna posta sotto l’arco. Il giovane con la spada si pentì e sollevò da terra il suo antagonista, ma venne da questi trafitto. A tale spettacolo l’immagine pianse lacrime che furono raccolte in un fazzoletto da un prete spagnolo che passava di lì. Il muro dove era affrescata l’immagine fu tagliato e l’icona venne collocata per volere nel nobile Nicolò Acciaioli presso la chiesa di San Salvatore il 13 aprile 1546. Venne fondata lo stesso anno la Compagnia di Santa Maria del Pianto che il 12 luglio ebbe la concessione di poter costruire un altare a proprio uso. Il 23 marzo del 1547 la Confraternita aveva già ristrutturato la vecchia chiesa e aggiunto la cappella di Santa Maria del Pianto. Nell’estate del 1608 venne demolita la vecchia chiesa e iniziarono i lavori di costruzione della nuova fabbrica aperta con solenne cerimonia il 1 maggio 1612. Nel 1746 all’Arciconfraternita di Santa Maria del Pianto subentra l’Arciconfraternita della Dottrina Cristiana. Nel 1896 la chiesa venne colpita da un fulmine e riaperta ai devoti nel 1907 anno in cui subentrò nella cura del santuario la Congregazione degli Oblati di Maria Vergine (16 maggio 1907). Dal terremoto del 1997 la chiesa non è agibile al pubblico. Manoscritto Particola del libro stampato, et intitolato Breve relazione delle prodigiose Lagrime della gloriosissima Vergine Maria denominata del Pianto conservato nell’Archivio Storico del Vicariato di Roma fondo Arciconfraternita della Dottrina Cristiana (che contiene anche le carte dell’Arciconfraternita di Santa Maria del Pianto) vol. 542 D IV 3 15 cc 38r-240r. Il 28 aprile 1612 Paolo V concedeva l’indulgenza a tutti i fedeli che avessero visitato la chiesa il 1 maggio 1612 giorno in cui l’immagine fu traslata presso l’altare maggiore (la notizia si trova presso l’Archivio Storico del Vicariato di Roma, fondo Arcinfraternita della Dottrina Cristiana nella sezione Bolle e Brevi, vol. 527 D IV 1 19). Con l’avvento dell’Arciconfraternita della Dottrina Cristiana il diritto parrocchiale fu trasferito in parte a S. Tommaso ai Cenci e in parte a Santa Maria in Publicolis. Il 9 giugno 1616 Paolo V soppresse la dipendenza di Santa Maria del Pianto da San Lorenzo in Damaso e vi eresse una vicaria. Nata il 10 agosto 1560 per volontà di Marco De’ Sadi Cusani con l’intento di insegnare la dottrina cristiana, la compagnia della Dottrina Cristiana fu riconosciuta nel 1596 da Clemente VIII che ne approvò gli statuti. Il 9 marzo del 1746 subentrò all’Arciconfraternita della Dottrina Cristiana nella cura del santuario della Madonna del Pianto. Gli Statuti della Compagnia vennero approvati da Paolo III. Il 1 gennaio 1562 Pio IV eresse la compagnia in Arciconfraternita. Fu soppressa il 9 marzo 1746 da Benedetto XIV. Dal 1891 la chiesa è proprietà del demanio.

Piazza della Bocca della Verità, 18, 00186 Roma, Italy