L’edificio, costruito con le offerte dei devoti, fu consacrato nel 1690 dal Vescovo di Lecce, Michele Pignatelli. Esso venne edificato probabilmente sul luogo di un preesistente insediamento rupestre, come attesterebbe l’ambiente ipogeo intercettato sul fianco sinistro della chiesa. Il santuario, posto sotto il livello stradale, presenta un impianto longitudinale a tre navate privo di transetto e abside. Le navate sono coperte con volte a crociera impostate su due file di colonne in pietra sormontate da capitelli in pietra leccese. La facciata, preceduta da un piccolo sagrato, ha profilo a capanna, con un unico portale e due finestre rettangolari.Descrizione: L’attuale dipinto costituisce una copia fedele dell’immagine originaria trafugata il 24 Agosto 1968. Esso mostra la Vergine in trono con in grembo il Bambino, entrambe ritratti in rigida posizione frontale. Secondo la letteratura locale nel 1690 il Vescovo di Lecce, Mons. Pignatelli, commissionò la ridipintura dell’antica immagine ritrovata dal pastorello. Immagine: Dipinto Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
La più antica attestazione del santuario risale al 1595 quando viene visitato dal Vescovo di Lecce, Scipione Spina. Ad esso probabilmente preesisteva un luogo di culto rupestre come testimonierebbe la posizione dell’edificio posto 15 gradini più in basso rispetto al livello stradale. Resti di un insediamento rupestre insistono nella zona costiera circostante il santuario, come attestato dalla presenza di numerose grotte.
Saracino, Roca e il Salento, 1980, pp. 50- 52.
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73026 Roca, Province of Lecce, Italy
