Santa Maria in Traspontina

La facciata in blocchi di travertino (parte dei quali provenienti dal Colosseo) a due ordini architettonici raccordati da volute. La pianta è a croce latina. Sulla navata centrale si aprono dieci cappelle (quattro per ogni lato). Sulla navata di crocera si erge la cupola e ai lati le due cappelle di S. Maria Maddalena dei Pazzi e di S. Andrea Corsini. Il campanile previsto nel progetto del Peruzzi restò a metà probabilmente per motivi di carattere economico; l’attuale venne eretto nel 1637. Sorgeva a destra della facciata il convento costruito insieme alla chiesa su progetto del Peruzzi prima e del Mascherino poi. Nel 1602 i lavori furono ripresi sotto la direzione del Maderno che lo portò a termine nel 1615. Nel 1873 passò al demanio e nel 1939 fu demolito in seguito alla ristrutturazione dei Borghi. A fianco della chiesa si trova l’oratorio della dottrina cristiana settecentesco opera dell’architetto Nicola Michetti che terminò i lavori nel 1715.Descrizione: L’immagine della Madonna del Carmine è una copia ottocentesca di un’icona bizantineggiante risalente al secolo XIII. Essa si trovava nella chiesa di S. Giuliano ai Trofei di Mario, primo convento carmelitano a Roma, quindi fu trasportata nella vecchia Traspontina alla fine del XV secolo. Nel 1587 fu traslata nella nuova sede. Madonna con bambino del tipo Eleusa o della tenerezza. La leggenda la vuole originaria del Monte Carmelo.Oggetto di devozione popolare è anche una statua della Madonna del Carmine posta in una nicchia a destra della navata. Realizzata alla fine del 1800 per essere portata in processione, è una Madonna vestita: ha tre abiti, uno marrone, uno verde e uno viola, realizzati dalle suore carmelitane che si prendono cura dell’immagine. ICCD – MNATP, Mariotti Entrata in uso: nell’anno 1400 Immagine: Dipinto Descrizione: Nell’antica chiesa presso castel Sant’Angelo era conservato un crocifisso ligneo miracoloso, che venne poi traslato nella nuova chiesa l’8 febbraio 1587. Il crocifisso fu posto poi in una apposita cappella. Vanno inoltre segnalate altre due reliquie conservate nella cappella dedicata ai santi Pietro e Paolo: due colonne che, secondo la tradizione, erano servite per legare gli apostoli Pietro e Paolo. Furono trasportate nella vecchia Traspontina da Celestino III e poi collocate nella nuova chiesa. Paolo V dichiarò privilegiato l’altare. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex-voto si trovavano intorno all’immagine della Madonna del Carmine. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari
E’ in effetti una raccolta di miracoli il documento con cui si chiede l’incoronazione della Madonna del Carmine (celebrata nel 1641) (pubblicata in Catena, Traspontina, pp. 75-77).
Una chiesa dedicata alla Vergine probabilmente esisteva già nel 772 posta in prossimità di Castel Sant’Angelo. Il 13 novembre 1484 Innocenzo VIII emanava la bolla Sacrosanctae et militantis Ecclesiae con la quale concedeva ai Carmelitani la chiesa (ormai fatiscente). Il provinciale della provincia romana dell’Ordine Pietro Terrasse ingrandì il convento che ospitò la prima comunità di religiosi nel 1498. Il sacco di Roma del 1527 – che, narra la leggenda, fu preannunciato da un fulmine che spezzò il Bambino Gesù posto nelle mani di una statua della Vergine – evidenziò le difficoltà legate alla troppa vicinanza della chiesa alla fortezza di Castel Sant’Angelo. La sua posizione rendeva infatti più difficoltoso il tiro dell’artiglieria e ostacolava i lavori di fortificazione del castello. Clemente VII nel 1532 offrì ai carmelitani la chiesa di S. Girolamo della Carità. Il generale dell’ordine Nicolò Audet risucì per qualche anno a rimandare la demolizione della chiesa che iniziò sotto Pio IV nel 1564. Sopraggiunta la morte del pontefice i lavori di demolizione furono interrotti: sotto Pio V i carmelitani ottennero il permesso di costruire una nuova chiesa in via Alessandrina, ma anche di officiare la vecchia chiesa fino a che non fossero stati ultimati i lavori. L’8 febbraio 1587 fu celebrata la solenne processione dalla vecchia alla nuova Traspontina con la traslazioni delle reliquie. Eretta nel 1500 a San Martino ai Monti, la Confraternita del Carmine a partire dalla metà del 1600 operò anche nella Traspontina, curando la festa annuale del 16 luglio.

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