Santissima Annunziata di Belangero

Nel 1910 l’edificio ha subito un restauro di tipo conservativo che non ne ha snaturato le caratteristiche strutturali originarie.Descrizione: Gruppo ligneo di due statue raffiguranti la scena dell’Annunciazione: l’angelo, in piedi, porge il giglio alla Madonna inginocchiata e in atto di preghiera; sul capo di lei, la colomba preceduta da raggi dorati. L’autore è lo scultore Cristiano De Lago di Ortisei. Entrata in uso: nell’anno 1928 Immagine: Statua Descrizione: Affresco raffigurante l’Annunciazione Entrata in uso: nell’anno 1585 Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: No

Nella visita pastorale del 1585 si fa riferimento a una cappella nella località di Belangero, assai piccola e malandata, dedicata alla Madonna (probabilmente già con il titolo di SS. Annunziata). Quello attuale è un edificio differente, che sorge a poca distanza dalla cappella, abbandonata dall’inizio del XX secolo. I parroci di Revigliasco, in età moderna, deputarono sempre un sacerdote o cappellano che si occupasse del santuario e tale usanza continuò sino al 1968. La manutenzione della chiesa è affidata a un custode che vive nella canonica costruita appositamente a fianco dell’edificio liturgico nel 1910. Il cappellano veniva nominato appositamente dal parroco di Revigliasco; doveva celebrare la messa ogni giorno e ciò continuò fino ai primi anni ’20 di questo secolo, quando la prima chiesetta fu abbandonata. La consuetudine fu ripresa nel 1929. Nel 1817 il nuovo proprietario del feudo e castello di Belangero, il conte Giovanni Luigi Douchet des Angers, istituì un nuovo patronato sotto il titolo dell’Annunziata a beneficio di un nuovo cappellano. Nel 1839 la contessa Giovanna Enrichetta Sellon, vedova del Douchet, vendette Belangero e il patronato all’ing. Giovanni Albertone. Contro costui nel 1880, intentò lite l’allora parroco di Revigliasco per inadempienza dei doveri di patronato. Pochi anni dopo questo fu nuovamente venduto al genovese Giacomo Solaro, ma anche costui non assolse i debiti contratti.Il protrarsi a lungo della nuova lite causò l’incameramento del santuario da parte del fisco regio, fino a che, nel 1909, il parroco Navone li riacquistò all’asta ponendo le basi per la costruzione del nuovo edificio e il ripristino della cappellania. Patronato nobiliare attestato dal 1697 fino alla fine del XVIII secolo.Apparteneva ai conti Roero Sanseverino di Sciolze, feudatari di Revigliasco che si occupavano della gestione della chiesetta.

14100 San Marzanotto AT, Italy
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