Santissima Vergine del Soccorso

A croce latina e ad unica navata, la chiesa presenta l’area absidale rialzata rispetto al piano di calpestio. Sulla navata si aprono alcune cappelle, riccamente decorate, che conservano pregevoli tele. Della chiesa preesistente sono tuttora visibili la cripta e le volte a vela parzialmente affrescate.Descrizione: L’immagine venerata è un affresco raffigurante la Madonna che protegge un fanciullo dal diavolo. L’affresco è stato staccato dal muro e posto entro una cornice. Entrata in uso: nell’anno 1387 Epifania: La Vergine apparve a Montecarlo la notte del 24 gennaio 1400, durante l’attacco dei pisani alla rocca di Montecarlo. Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Numerosi ex voto erano collocati sull’altare della Vergine del Soccorso. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Oggi, dei numerosi ex voto raccolti durante i secoli, non rimangono che poche testimonianze, di cui non forniamo la collocazione per motivi di sicurezza.

La prima attestazione della chiesa si ha nel 1334. In quell’anno il vescovo di Lucca trasferì il fonte della pieve di San Piero in Campo alla erigenda chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Anteriormente a questa data, forse, esisteva una chiesa, della quale però non sappiamo nulla. Il santuario fu eretto come ringraziamento alla Vergine per aver protetto gli abitanti di Montecarlo dalle truppe pisane nemiche. Nel 1387 gli Anziani di Lucca affidarono a Giovanni di Puccinello Mingogi, vicario di Montecarlo, il compito di far dipingere, sulla parete destra della chiesa sotto la cantoria, un’immagine della Madonna, tuttora venerata. Nel dicembre di quell’anno la pittura risulta terminata. L’8 settembre 1885 il vescovo di Pescia pose sul capo della Vergine un diadema, dono degli abitanti di Montecarlo. Con decreto del vescovo di Pescia, datato 1 settembre 1961, venne elevata a dignità di santuario la cappella della Madonna del Soccorso. Questa scheda è stata compilata da Fabrizio Mari e Emanuele Pellegrini. Nel 1401 il cardinale Battista Zeno, in visita a Montecarlo, concesse 100 giorni di indulgenza a chi avesse visitato la cappella della Vergine del Soccorso durante le festività della Vergine. L’8 settembre era concessa l’indulgenza plenaria. L’8 settembre 1855 il vescovo di Pescia concesse, a partire da quel giorno e per i cinque successivi, l’indulgenza plenaria. Anteriormente al 1334 il territorio di Montecarlo faceva parte della giurisdizione della pieve di San Piero in Campo. Nel 1519 la chiesa collegiata di Sant’Andrea di Montecarlo venne sottoposta alla giurisdizione della propositura di Pescia. Nel 1729 il vescovo di Pescia insignì il priore di Montecarlo col titolo di proposto, mentre i preti della collegiata assunsero il titolo di canonici. Cfr. variazioni diocesane. Nel corso del XVIII secolo la cappella della Vergine del Soccorso aveva un cappellano proprio, nominato dalla Compagnia della Santissima Vergine del Soccorso, il quale restava in carica per tre anni. Durante la festività solenne dell’8 settembre e per quattro volte la settimana, il cappellano celebrava messe in suffragio di ogni fratello della Compagnia deceduto, e confessava.

55015 Montecarlo LU, Italy
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