Ubicazione originaria del Santuario: Presso l’altare della Vergine. Note sulla raccolta: Le figure antropomorfe sono in legno o in lamina d’argento, le tavolette sono dipinte a olio. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Figurine antropomorfiche Conservazione attuale: La maggior parte degli ex voto in oro e argento è andata perduta, del resto degli ex voto non forniamo la collocazione per motivi di sicurezza.
Alcuni miracoli sono stati raccolti da Francesco Ferraioni nell suo libro e altre grazie sono state riportate dal Bollettino del santuario.
Dato lo stato della documentazione è impossibile stabilire se il culto santuariale fosse già presente all’epoca della prima menzione della chiesa (data riportata sopra) o se si sia sviluppato più tardi. Una primitiva chiesa, dedicata alla Madonna, in località Migliano è attestata da una bolla di Alessandro II del 1167. Nel 1575, Monsignor Battista Castelli vescovo di Rimini, fu inviato dalla Santa Sede nella diocesi di Lucca come visitatore apostolico. Nella sua relazione compare l’oratorio S. Maria […] della Stella. Tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento l’oratorio in cui veniva custodito l’affresco raffigurante la Madonna subì gravi danni e l’immagine probabilmente venne sostituita con un’altra (un dipinto a olio su tela). Da un inventario redatto nel 1678 scopriamo che la chiesa fu ampliata nel 1661 e che l’ampliamento fu dovuto all’accresciuta devozione da parte del popolo nei confronti dell’immagine della Madonna che si trovava sull’altare Maggiore. Nel 1774 , dopo una pesante notifica del governo modenese in relazione alle leggi sulla manomorta, il santuario venne soppresso e, più tardi, demolito. Nel 1803, in seguito al ritrovamento dell’affresco, iniziarono i lavori per la ricostruzione. L’oratorio divenne agibile dopo tre anni, ma l’inaugurazione vera e propria avvenne soltanto nel 1827, con l’intervento del Vescovo che benedisse il nuovo oratorio. Nel 1914 fu eretto il campanile e nel 1927 iniziarono i lavori per il rifacimento della facciata. Un fatto storico giustifica la ripresa del culto . Dopo la soppressione e l’abbattimento del santuario, il territorio sul quale esso sorgeva fu acquistato dalla nobile famiglia Nardini e in seguito da quella dei Raffaelli. Il 4 luglio 1798, durante i lavori per la costruzione di una limonaia in quel luogo, fu ritrovato l’antico affresco che si trovava su una parete del Santuario. Il fatto fu sorprendente e le persone delle zone limitrofe vollero visitare il luogo dell’evento che reputarono miracoloso. I lavori furono sospesi ed il proprietario, Nicola Rafaelli, in accordo con la moglie Anna Venturelli, decise di erigere nello stesso luogo un oratorio che fosse intitolato a Santa Maria della Stella. Nel santuario è attestata la presenza della Compagnia della Croce di Ceserana, che venne a diverbio con il rettore del santuario intorno agli anni settanta del XVII secolo perché pretendeva di gestire tutte le entrate del santuario. La lite fu ricomposta dal Cardinal Bonvisi, vescovo di Lucca che, dopo aver inviato a fare un’indagine sul luogo i due padri gesuiti Paolo Segneri e Pietro Pinamonte nel 1675, stabilì che la Compagnia si preoccupasse soltanto dell’amministrazione delle elemosina, riconsegnando al rettore le chiavi del santuario in segno di dominio. Questa scheda è stata compilata da Rita Bacchiddu. Il papa Pio IX, con venerabile rescritto della Sacra Penitenzieria Apostolica, in data 8 aprile 1926 confermava le indulgenze già concesse al Santuario dai Sommi Pontefici suoi predecessori e le estendeva ad altri giorni. Indulgenza plenaria, da lucrarsi dai fedeli che visiteranno il Santuario alle solite condizioni (confessione, comunione, preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice), nei seguenti giorni: Natività di N.S. Gesù Cristo o in un giorno precedente a arbitrio, Pasqua di Resurrezione, Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, Corpus Domini, Pentecoste, Immacolata Concezione, Annunciazione, Purificazione, Assunzione della Vergine, Festa della Sacra Invenzione dell’effige della Nostra Madonna della stella (I domenica di luglio), Mese di Maggio in un giorno ad arbitrio, Mese di settembre in un giorno ad arbitrio. Indulgenza Parziale di 300 giorni da lucrarsi una volta al giorno dai fedeli che visiteranno, con cuore almeno contrito, in ogni giorno dell’anno, il Santuario. Indulgenza parziale di 300 giorni ogni volta che i fedeli reciteranno la seguente giaculatoria Nostra Signora della Stella, pregate per noi. Cfr. variazioni diocesane. E’ stato fatto un concordato fra il Vescovo di Lucca e l’Ordine dei Chierici regolari per 5 anni. Durante questo periodo un sacerdote secolare officia la messa nel santuario. Cfr. Variazioni diocesane. Nel 1789 la famiglia Raffelli acquisì diritti di patronato sul territorio ma non sul santuario, anzi i membri della famiglia Raffaelli si rifiutarono di accettare il diritto di giuspatronato sul santuario.
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