Madonna del Rosario in San Biagio

Nel 1635-36 venne fondata la compagnia del Santissimo Rosario, e tra il 1641 e il 1647, grazie anche ad un’offerta della famiglia Capponi di Firenze, vene costruita dentro la chiesa di San Biagio la cappella della Santissima Vergine del Rosario, ampliata nel 1735 per volontà del parroco Vincenzo Meucci. La vecchia chiesa di San Biagio si trovava all’interno delle mura castellane di Montecchio, e la troviamo nominata per la prima volta in un documento del 1014.Le visite pastorali del 1468 e del 1583 presentano la chiesa in buone condizioni. Nel 1754 si intraprese la costruzione di un nuovo campanile che fu terminato nel 1765. Il nuovo edificio venne costruito a partire dal 1795, e fu terminato nel 1797. Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di un edificio a navata unica con la parte presbiteriale di larghezza leggermente inferiore rispetto alla larghezza della chiesa. Il disegno originale contemplava la costruzione di un coro ligneo, che fu effettivamente realizzato ma che fu distrutto nel 1964. Gli altari laterali lungo la navata sono incassati nelle pareti e decorati con stucchi di color marrone chiaro. La facciata è in stile neoclassico e di disegno molto semplice.Descrizione: La Madonna, seduta su un tono di nuvole con in braccio Gesù Bambino, è colta nell’atto di donare un rosario a San Domenico (in basso a sinistra) e a Santa Margherita (in basso a destra). In secondo piano un santo francescano, forse Francesco stesso. Autore dell’opera è un anonimo toscano del XVII secolo. Il quadro è citato in un inventario del 1688 della vecchia chiesa di San Biagio: originariamente era posto su di un altare a sinistra rispetto all’ingresso. L’immagine era inserita entro una tavola di legno sui cui erano stati raffigurati i misteri del Rosario da Tommaso Porta. Il quadro fu poi spostato nella nuova chiesa di San Biagio ma fu posto dietro la porta della sagrestia. Sull’altare dedicato alla Vergine del Rosario fu quindi collocato un altro quadro con la Madonna del Rosario, realizzato da Pietro Ermini tra Sette e Ottocento. Entrata in uso: tra l’anno 1635 e l’anno 1766 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto erano appesi con spilli al quadro della Madonna del Rosario. Note sulla raccolta: Nel 1738 il pievano Antonio Vincenzo Meucci appese un tavolato accanto al quadro dove si potevano appuntare le gioie portate dai devoti. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Non sono conservati.
Esisteva un libro intitolato Libro di registro delle grazie della Santissima Vergine, ma attualmente non è stato rintracciato.
Il santuario è una cappella all’interno della chiesa di San Biagio. La sua esistenza è attestata fin dal 1766, quando la cappella era incorporata all’interno della prima chiesa di Sa Biagio, costruita all’interno delle mura del Castello e attestata fin dal 1014. Nel 1795 fu edificata una nuova chiesa di San Biagio, posta su un territorio di proprietà del cavalier Laparelli. I lavori terminarono nel 1797. L’oggetto del culto venne dunque traslato in questa nuova sede (la vecchia chiesa di San Biagio sarà abbattuta soltanto tra 1873 e 1874). La primitiva cappella della Santissima Vergine del Rosario, all’interno della prima chiesa di San Biagio, venne fondata dalla compagnia laicale del Santissimo Rosario ( istituita nel 1635-36), grazie anche ad una donazione della famiglia Capponi di Firenze, marchesi di Montecchio. La cappella divenne santuario mariano nel 1766, grazie all’interessamento del parroco Giuseppe Meucci. Questa scheda è stata compilata da Stefano Meacci e Giulietta Cappelletti. Parziali, temporanee e concesse dall’autorità diocesana subito dopo l’incoronazione della Vergine. Nel 1828 San Biagio veniva definita pievania di patronato regio.

52043 Montecchio AR, Italy
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