Nostra Signora della Pellegrina

Edificio a pianta quadrata affiancato da due cappelline. L’affresco miracoloso è sopra l’altarr maggiore ed è riparato da un vetro e una tendaDescrizione: L’affresco rappresenta la Vergine del Carmelo con il Bambino che regge lo scapolare, San Rocco e Sant’Antonio da Padova. Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Ubicazione nel santuari, appesi in parte alla parete. Note sulla raccolta: La prima tavoletta è del 1722 e l’ultima dei primi anni del ‘900. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate Conservazione attuale: Presso la famiglia Previdi. Quelli che erano esposti nel santuario sono stati rubati. Possono essere visitati con il permesso della famiglia.

Secondo una tradizione orale, riportata da Ettore Bolisani nell’opuscolo Il Santuario di Nostra Signora della Pellegrina, ad una fanciulla del luogo, che pascolava le oche in un prato, sarebbe apparsa la Madonna che avrebbe espresso il desiderio che le fosse eretto un santuario e che venissa dipinta la sua immagine. Un frescante del luogo avrebbe quindi realizzato il dipinto, modellato le sembianze della Vergine secondo le indicazioni della fanciulla. In seguito al verificarsi di parecchie guarigioni, ritenute miracolose, per l’intercessione , molta gente andava a venerarla; allora i monaci di S. Zeno, padroni del luogo, decisero di innalzare un oratorio a protezione dell’immagine. I monaci di San Zeno decisero di erigere un oratorio per proteggere un’immagine della Vergine, ritenuta miracolosa, dipinta sul muro esterno di un’abitazione. La prima pietra fu posta il 20 ottobre 1721, ma nel giugno del 1722 i lavori furono interrotti a cusa della caduta del cornicione della facciata che travolse le impalcature sulle quali lavoravano due capomastri che tuttavia rimasero illesi. In seguito l’architetto veronese Francesco Perotti migliorò il progetto, i lavori ripresero, e la chiesa venne inaugurata l’8 settembre 1723. La giurisdizione dei benedettini di San Zeno di Verona venne meno nel 1771 in seguito alla disposizioni del Governo Veneto. L’elenco degli oratori pubblici di Erbè, redatto nel 1835, informa che il santuario è officiato da un cappellano con l’obbligo della messa festiva e della confessione dei fedeli. Il santuario in seguito alla soppressione di alcuni ordini religiosi venne venduto, congiuntamente al fondo sul quale insisteva, il 14 dicembre 1771.

37063 Pellegrina VR, Italy
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