Santa Maria del Casale Regina degli Angeli

Nel XVI sec. venne eretto il nuovo santuario sulle rovine del vecchio monastero, per la generosità del cardinale Ottavio. Dell’antica chiesa si lasciò sussistere una porzione che si ridusse a coro ed a sagrestia della nuova; inoltre si conservò la torre. Nel corso della II Guerra Mondiale, la chiesa riportò gravi danni. Nel 1960, dopo un parziale restauro da parte del Genio Civile, riacquistò il rango di parrocchia.Descrizione: Imponente statua della Madonna con totale doratura delle vesti con panneggio a pieghe parallele, che sorregge con la mano sinistra il Bambino e con la destra lo scettro.La particolarità di questo simulacro é che il Bambino non costituisce un tutt’uno con la Madonna, ma é staccabile: in passato veniva impiegato in manifestazioni liturgiche particolari (presepi, bacio dell’Epifania). Si nota una leggera inclinazione del viso della Vergine per assecondare la posizione fortemente obliqua del Bambino. Quest’ultimo presenta inoltre una peculiarità: benedice con la manina sinistra anziché con la destra, come è ritratto di solito: se la statua del piccolo Gesù avesse avuto il braccio destro sollevato, nell’impiego singolo non avrebbe avuto problemi, ma una volta ricomposta con quella della Madre, Le avrebbe coperto il volto, seppure parzialmente. La Vergine ha la corona (ricavata dallo stesso blocco ligneo e non costituita da altro materiale), mentre il Bambino solo l’aureola, a sottolineare anche iconograficamente, la devozione e l’importanza. Reca impressa la data del 1688 (non si capisce bene se si riferisca alla prima fattura o ad un restauro). Entrata in uso: nell’anno 1688 Immagine: Statua Luogo: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Appesi sull’altare della Madonna (i gioielli sulla statua stessa). Note sulla raccolta: Gli scampati alla grande guerra vollero che fosse fatta una solenne celebrazione di ringraziamento per la protezione avuta dalla Madonna: in quell’occa- sione furono fatti fondere vecchi gioielli che la statua aveva addosso, per ricavarne diademi. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Sono meno numerosi, sempre conservati sull’altare della Madonna. Gli oggetti in oro vengono custoditi segretamente ed esposti sulla statua solo durante la festa.
Si tratta di opuscoli a carattere locale.
Nell’anno 1866 ci fu la soppressione dei beni ecclesiastici ed il convento fu destinato all’industria bacologica. Dopo un periodo di vuoto documentario, si ha notizia di un effettiva riapertura col rientro dei Frati Minori nel 1937. La tradizione racconta che il punto in cui la statua viene condotta dopo la processione, a circa due chilometri dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli, fu plasmato dalla potenza divina per consentire alla Madonna di raggiungere Mosciano. Con le offerte votive in denaro, inviate dai fedeli emigrati in America, furono eseguiti restauri all’altare della Vergine (1905). Nel 1925 c’è stata la dedicazione dell’altare della Vergine Assunta in cielo nella cappella ora del Crocifisso e del Battistero. In occasione del III° Centenario (1688-1998) le celebrazioni iniziarono a Maggio con una festa solenne e culminarono il giorno della Pentecoste, in cui ci fu la solenne Incoronazione. Il 2 agosto dello stesso anno, poi, oltre alle solite funzioni, ci furono 2 messe importanti: quella delle ore 9,00 con la Prima Comunione e la processione, e quella delle ore 11,00 concelebrata dal Vescovo di Teramo -Atri, per impartire la Cresima. Il vescovo Francesco Trotta su istanza dell’arciprete, Can. Martemucci, concesse l’Indulgenza di 40 giorni, applicabile anche alle anime purganti, per tutti quei fedeli che prostrati dinanzi alla sacra immagine, reciteranno con animo contrito 3 Ave e Gloria secondo la di lui intenzione. Il Diploma di Nicolò II nel confermare i diritti e i beni dell’Abbazia di Monte Cassino, cita il monastero dei SS. 7 Frati. Infatti sulla lamina XII e XIII delle porte di bronzo della basilica cassinese, si legge Cella Sanctorum Fratrum, cum insula de Papinian. Si legge altresì (…)di Giovanni Monaco Cassinese e preposto Ecclesiae Septem Fratrum de Aprutio. A Monte Cassino era subordinato il monastero di S. Liberatore , situato alle falde della Maiella. In un Diploma di Onorio III a favore di S. Liberatore, si menzionano le chiese SS. Septem Fratrum in Aprutio S. Angeli et (…) Esiste tuttora, sul muro esterno dell’atrio del convento, una lapide con la scritta : A.D. MCXC ind. VIII. Giso Presbyter fecit fieri hoc opus. (Nell’anno del Signore 1190, indizione VIII, Gisone Presbitero ordinò che si facesse quest’opera). I Frati Minori Francescani rientrarono il I° Maggio 1937 e tuttora la comunità, risiede nel convento. Dal 1866 in seguito alla soppressione degli ordini religiosi il santuario fu adibito ad altra funzione. Secondo lo storico Palma il nuovo santuario, costruito sulle rovine del vecchio, fu eretto nel XVI secolo per generosità del Cardinale Ottavio.

64023 Mosciano Sant’Angelo TE, Italy