Santa Maria foris portam

Nel 1777 l’immagine venne portata nella Chiesa del Gesù, ora Santa Maria dall’Angelo.Descrizione: Secondo la tradizione locale, dall’VIII secolo, è venerato un affresco riproducente la Vergine con Angeli, ritenuto dipinto da mano angelica: di qui il titolo di B.V. dall’Angelo: ab Angelo picta. Entrata in uso: tra l’anno 700 e l’anno 800 Immagine: Dipinto Descrizione: Negli ultimi anni del 1400 nella chiesa sopra ricordata si venera una tavola, riproducente l’antico affresco, dipinta, come si ritiene, da Sigismondo Foschi. Entrata in uso: tra l’anno 1475 e l’anno 1500 Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: No

Nell’VIII secolo, l’anno 745 secondo la tradizione locale, nella chiesa di S. Maria foris portam (l’attuale S. Maria Vecchia), è venerato un affresco riproducente la Vergine con Angeli, ritenuto dipinto da mano angelica: di qui il titolo di B.V. dall’Angelo: ab Angelo picta. Negli ultimi anni del 1400 nella chiesa sopra ricordata si venera una tavola, riproducente l’antico affresco, dipinta, come si ritiene, da Sigismondo Foschi. Nel 1777 l’immagine è traslata in forma solenne, dai monaci Cistercensi nella chiesa dei Gesuiti che, da Chiesa del Gesù si chiamerà, da allora, di Santa Maria dall’Angelo. Trova sistemazione nell’ancona del monumentale altare maggiore del Borromini. Riproduzioni, ai piedi dell’Immagine, di armi e trofei di battaglia, ricordano la ininterrotta fede dei Faentini che, anche nelle ultime guerre accorrevano, pregando con la biblica frase riprodotta nel piedistallo per le processioni: Fiat pax in virtute tua. L’11 novembre 1865 la chiesa è chiusa al culto: la S. Immagine è confiscata e deposta nella pinacoteca. Nel 1874 la chiesa è riaperta al culto e, restituita la S. Immagine, se ne celebra solennemente la festa il 15 agosto. Nel 1951 in ringraziamento della proclamazione del dogma dell’Assunzione, l’Immagine il 15 agosto viene solennemente portata in processione nella sua antica chiesa di S. Maria foris portam. Nel 1978 l’immagine subisce il restauro a cura della Sovrintendenza per i beni artistici di Bologna. La leggenda attesta l’apparizione improvvisa dell’immagine dipinta da un’Angelo sopra un alto muro della chiesa di S. Maria foris portam. Per le vicende successive si veda la scheda relativa al santuario: ‘Madonna dall’Angelo’. nell’archivio parrocchiale e nell’archivio della curia. fino alle soppressioni napoleoniche. fino al trasferimento dell’immagine nella Chiesa del Gesù (poi santa Maria dall’Angelo) nel 1777. La compagnia di Santa Maria degli Angeli (alias dell’Angelo, alias dall’Angelo, poi di S. Sebastiano) riunitasi nella prima metà del XVI secolo in S. maria foris portam aveva il compito di presiedere al culto dell’immagine della Vergine. Con tutta probabilità l’immagine, attribuita al Foschi, fu commissionata proprio dalla compagnia. I confratelli avevano precisi obblighi e competenze di carattere finanziario, in parte derivanti dalla gestione di rendite e di beni, che le consentivano la sussistenza. La confraternita indossava una cappa bianca ed aveva oratorio e chiesa presso la porta di S. Maria foris portam. Distrutta la sede, con tutti i documenti, al principio del XVI secolo a seguito di un incendio si edificò un altro oratorio l’anno 1524, con altra compagnia di Donne annessa che si trasportavano poi nella chiesa di S. Paolo, ove avevano un altare, e celebravano la festa della detta Vegine. Un breve di papa Pio VI decretava il 17 novembre 1777 il trasferimento dei Cistercensi dalla chiesa e monastero di S. Maria degli Angeli (l’attuale S. Maria vecchia) al collegio e chiesa della soppressa Compagnia di Gesù, con l’obbligo di dover assegnare alla confraternita degli Angeli idonei locali entro l’edificio del collegio dei Gesuiti.

48018 Faenza, Province of Ravenna, Italy
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