Sant`Angelo di Panzo

Da un atto del 1233 risulta che la chiesina di Sant’Angelo di Panzo era divenuta Cappella di un monastero Clariano. Oggi il luogo è di proprietà privata ed è stato trasformato in civile abitazione, la chesina, ove ancora si officia occasionalmente, è di stile romanico con il campanile a vela, l’interno è costituito da una auletta unica con volta a botte, (venne ricostruita in questo stile nel 1604 da una famiglia di Assisi con le stesse pietre dell’antica chiesa diroccata).Descrizione: Si tratta della chiesa che Santa Chiara usò come rifugio dopo essere stata al monastero di San Paolo delle Abbadesse e prima di passare a quello di San Damiano. Entrata in uso: nell’anno 1212 Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La più antica attestazione della chiesa di Sant’Angelo di Panzo è del 1212, contenuta nella Leggenda di Santa Chiara insieme a quella del 1217, anno in cui Onorio III, sanzionando e confermando l’arbitrio dei Cardinali Ugolino e Cincio nelle questioni tra Guido Vescovo di Assisi e i canonici di San Rufino, elencano le chiese dipendenti dalla Cattedrale, tra le quali era appunto quella di Sant’Angelo di Panzo. Ma il Santuario ha origini certamente più antiche, in quanto il culto di San Michele Arcangelo risale, per quanto riguarda l’Umbria, al tempo della dominazione Longobarda.Dal XIII sec. la fama di questo luogo è legata a Santa Chiara. Narrano le fonti che Chiara, dopo essersi votata a Dio davanti all’altare della Porziuncola, si ritirò nel monastero benedettino di San Paolo delle Abbadesse nel tentativo di sfuggire ai familiari che non approvavano la sua decisione. Dopo qualche tempo condotta da San Francesco, frate Filippo e frate Bernardo, si trasferì nella chiesa di Sant’Angelo di Panzo, e infine nel monastero di san Damiano.Alcuni studiosi ipotizzano che prima del 1212, presso tale chiesa, sarebbe sorto un monastero benedettino femminile, ma altri, per la mancanza di fonti, non concordano con quest’ipotesi, tanto più che nel 1217 Sant’Angelo di Panzo apparteneva alla Cattedrale di San Rufino insieme ad altre 48 cappelle e nessuna di queste era anche monastero benedettino, per cui ritengono che nel 1212, quando Chiara vi si rifugiò, anche Sant’Angelo era solo Chiesa.In seguito divenne cappella di un monastero clariano, ciò figura in un atto del 1233, allorché il Comune di Assisi fece delle elargizioni in favore delle suore di Panzo. In questo periodo, stando ai numerosi lasciti ad esso destinati, godeva di alta reputazione e di buone condizioni economiche. Nel 1295 il monastero divenne autonomo e le suore in nullo teneantur obedire seu respondere dominis Episcopo et Ecclesie asisinati.Nel 1364 la chiesa venne ingrandita. Nel XIV secolo dopo il trasferimento delle monache in città, Sant’Angelo fu adibito ad eremo. Nel secolo XVII il monastero risulta appartenere ad una famiglia di Assisi che nel 1604 ricostruì la piccola chiesa diroccata con la stesse pietre dell’antica. Si ignora quando ebbe fine il ciclo di vita di questo santuario, si sa che nel 1745 nella chiesa ancora si officiava, oggi il luogo è rimasto di proprietà privata e vi si officia solo occasionalmente. Esistono due leggende di fondazione legate a questo santuario: la prima è riportata nella Leggenda di Santa Chiara e narra l’episodio della fuga di Santa Chiara dalla casa paterna, la seconda è stata raccolta dall’Angeli in Collis Paradisi amoenitas del 1704, ed è citata da Fortini nella Nova Vita di San Francesco in cui si narra che in questo luogo dimoravano due cittadini fratelli germani, i quali, a causa della divisione dei beni terreni, avvampavano di odio l’uno contro l’altro e per istigazione del pessimo demonio si insidiavano tra loro la vita. Un giorno essendo venuti ambedue cinti di arme, a clamorosa e irosa contesa, d’improvviso splendido rifulse al loro cospetto l’Angelo mandato da Dio, al cui aspetto atterriti i due fratelli caddero ai suoi piedi. Richiamati dal celeste messaggero, dolcemente ammoniti, amorevolmente corretti ed indotti a fraterna pace costretti ancor così inginocchiati a reciproco abbraccio e a fraterno bacio, da allora in avanti vissero in concordia d’Amore. Così riconciliati che li ebbe, l’Angelo se ne partì e scomparve. I due nobili al ricordo del miracolo, ridussero la casa a monastero e vi eressero la chiesa che intitolarono all’Angelo della Pace, Sancti Angeli Pacis donde la corruzione del nome in Sant’Angelo di Panzo in realtà sappiamo che Panzo fu un vero e proprio nome di persona. (Cfr. Arnaldo Fortini Nova Vita di San Francesco II, Santa Maria degli Angeli 1959, pp. 396-397). Nel 1217 era compresa nell’elenco delle chiese dipendenti dalla Cattedrale di San Rufino. Attualmente la liturgia è affidata al parroco per quanto riguarda il passato non vi sono notizie.

06081 Assisi, Province of Perugia, Italy
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