Sant`Angelo in Pantanelli

La porta d’ingresso, nella facciata, ad architrave in pietra, risale al 1400. Le due navate laterali furono invece aggiunte nel 1700; oggi la chiesa si può definire una basilichetta romanica a tre navate.Descrizione: Il luogo è santuario perché ricorda la presenza di San Francesco Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile Note sulla raccolta: Troviamo solo un ex-voto, un quadro fatto dipingere dal conte Ranuccio di Baschi perché era scampato, insieme alla sorella,all’eccidio che aveva sterminato la sua intera famiglia.

La tradizione narra che il romitorio di Pantanelli con annessa la chiesa fu fondato da San Francesco. Nei primi decenni del 1200 una deplorevole scissura regnava nella famiglia dei signori di Baschi. I tre figli di Ugolino erano in lite per questioni di interesse e si prevedeva un grande spargimento di sangue. San Francesco andò a trovare uno dopo l’altro i tre fratelli ed ottenne che deponessero le armi. Questi donarono al santo un terreno di loro proprietà a nord-ovest di Baschi affinché vi costruisse un convento. L’antico convento di Pantanelli ospitò personalità famose come frà Jacopone da Todi, San Bernardino da Siena, Beato Ambrogio da Milano e Beato Bernardino da Feltre. Il 7 luglio 1866 la piccola comunità di frati si sciolse perchè convento e terre divennero proprietà dello stato italiano. Tutti i religiosi tornarono a casa e padre Orsini da Greccio trovò lavoro presso una nobile famiglia di Allerona e per 14 anni accantonò i suoi guadagni di precettore. Con quel denaro il convento fu ricomprato a Perugia all’asta pubblica da padre Bonaventura che, vestendosi da borghese, andò all’asta accompagnato dal segretario comunale di Baschi. Dal 1908 al 1923 il convento fu trasformato in azienda agricola e verso la fine degli anni sessanta fu definitivamente abbandonato; solo un frate lo teneva in vita venendo a curare le api, a coltivare la terra e a celebrare la messa la domenica pomeriggio. Ora ci sono i ragazzi della Comunità di Don Pierino Gelmini di Amelia. Nel 1426 il convento di Pantanelli passa all’osservanza regolare grazie all’intervento di San Bernardino, nominato commissario provinciale per l’Umbria, che ottenne da Papa Martino v alcuni conventi per l’Osservanza. Nel 1460 va a Pantanelli una comunità di almeno otto religiosi e con il passare del tempo la stessa comunità era formata da pochi sacerdoti e tre o quattro fratelli laici. La nobile famiglia di Baschi si interessò al convento fino alla seconda metà del 1700.

piazza del comune 1, 05023
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