Santi Eutropio – Zosima – Bonosa

A differenza degli edifici di culto di Roma e dell’Occidente, il martyrium non è una unità architettonica distinta rispetto all’edificio di culto, ma è collegato con la chiesa, secondo la tipologia di modelli mediorientali.Descrizione: Corpi dei martiri sepolti in tumulo ornato verosimilmente da epigrafi con elogio nella prima metà del V sec.. Reliquia: Ossa Luogo: Altro
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La memoria dei santi è ricordata nel Martirologio Geronimiano databile tra il 431 e il 450; è un terminus ante quem per la più antica attestazione del culto e del luogo di venerazione, insieme ad un’epigrafe erratica, ma pertinente al santuario, dell’età di Sisto III (432-440). Nel IX sec., a seguito di saccheggi e devastazioni, con il trasferimento della sede vescovile all’Isola Tiberina, i santuari di Porto sono in decadimento. A questo periodo è da riferirsi la traslazione delle reliquie di Eutropio Zosima e Bonosa sotto l’altare maggiore della chiesa di San Lorenzo all’Isola Sacra, quando ormai il santuario loro dedicato era fatiscente e abbandonato. Dalla chiesa annessa al complesso di S. Lorenzo (dove i corpi dei martiri erano stati trasferiti nel IX sec. a seguito del decadimento del santuario ad essi dedicato), le reliquie di Eutropio Bonosa e Zosima furono traslate nel 1227 presso l’abbazia di Chiaravalle, a cura del Cardinale d’Urrack vescovo di Porto. Nel 1257 Goffredo, monaco di Chiaravalle, si recò inutilmente a Porto per ricevere particolari intorno alla vita dei santi. Apprese, invece, che in Trastevere esisteva una chiesa intitolata alla sola Bonosa (demolita nel 1888). Così commissionò al rettore di quella chiesa le gesta della martire, creando il fraintendimento e la sovrapposizione dei personaggi. (Cfr. Josi, in Bibliotheca Sanctorum, vol. V, coll. 350-351).

Isola Sacra, 00121 Rome, Metropolitan City of Rome, Italy
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